• Si raccomanda di non eseguire una procedura implantare al gluteo nei seguenti casi:
    • Pazienti che presentano un’infezione in atto in qualsiasi parte del corpo.
    • Pazienti con un quadro diabetico non controllato che potrebbe indurre a un maggiore rischio di infezione e problemi di guarigione.
    • Pazienti obesi, a causa del loro peso non sono idonei a ricevere l’aumento del gluteo per un rischio superiore alla media di sviluppare sieromi. L’obesità aumenta la forza di taglio (o stress posizionale) nella regione glutea, rendendo più probabile la raccolta di liquidi durante il periodo di recupero.
    • Pazienti che mostrano caratteristiche tissutali clinicamente incompatibili con la gluteoplastica, come danni tissutali derivanti da radiazioni, tessuto inadeguato, vascolarizzazione compromessa o ulcerazione.
    • Pazienti che presentano una condizione o che sono sottoposti a un trattamento che secondo il chirurgo possono costituire un rischio chirurgico ingiustificabile (ad esempio, malattie cardiovascolari instabili, coagulopatie, problemi polmonari cronici, ecc.)
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  • Poiché la chirurgia implantare al gluteo viene spesso eseguita in anestesia generale è associata agli stessi rischi di altre procedure chirurgiche invasive. Dopo la chirurgia implantare al gluteo, i pazienti potrebbero sperimentare quanto segue nelle prime settimane:

    • Gonfiore
    • Rigidità
    • Fastidio
    • Prurito
    • Ecchimosi
    • Fitte
    • Dolore nelle prime settimane

    Tra i potenziali effetti indesiderati che possono verificarsi con una chirurgia implantare al gluteo con protesi in gel di silicone ci sono:

    • Deiscenza della ferita
    • Ematoma
    • Sieroma o edema nella zona di impianto
    • Infezione
    • Perdita della protesi a causa della deiscenza muscolare e dell’estrusione/esposizione della stessa
    • Ptosi
    • Rottura della protesi
    • Contrattura capsulare
    • Parestesia al nervo sciatico

    Poiché la chirurgia implantare al gluteo viene spesso eseguita in anestesia generale è associata agli stessi rischi di altre procedure chirurgiche invasive.
    Nelle prime settimane dopo un intervento chirurgico implantare al gluteo i pazienti potrebbero avvertire gonfiore, rigidità, disagio, prurito, fitte, dolore e potrebbero comparire dei lividi.
    Tra i potenziali effetti indesiderati che possono verificarsi con una chirurgia implantare al gluteo con protesi in gel di silicone ci sono: deiscenza della ferita, ematoma, sieroma o edema nella zona di impianto, infezione, perdita della protesi a causa della deiscenza muscolare e dell’estrusione/esposizione della stessa, ptosi, rottura della protesi, contrattura capsulare, parestesia al nervo sciatico e altri. Parla con il tuo medico per sapere di più su altre possibili complicazioni.

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  • Le protesi GlutealArmonic® non sono dispositivi a vita. Comunque, l’aspettativa di vita di una protesi glutea in silicone non può essere stimata con precisione, poiché ci sono molti fattori, che vanno al di là del controllo dei produttori, che possono influenzare la longevità di un dispositivo. Il periodo di tempo varia da paziente a paziente. Alcuni pazienti potrebbero aver bisogno di un intervento chirurgico sostitutivo pochi anni dopo la procedura primaria, mentre altri possono avere le protesi intatte per 10 annio più. Pertanto, l’aspettativa di vita di una protesi non può essere garantita. Per una questione di sicurezza, per preservare la salute e per ottenere dei risultati estetici migliori, è importante tornare nello studio del chirurgo plastico per il monitoraggio post-operatorio ogni mese entro sei mesi dalla procedura chirurgica e ogni anno per i primi 10 anni. Durante la visita di controllo dei 10 anni dall’operazione il chirurgo valuterà se sia consigliabile rimuovere e sostituire le protesi.
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